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Misure elettrodotti e linee elettriche (ELF)

Campi elettromagnetici a bassa frequenza

Sorgenti di campi elettrici e magnetici ELF sono tutti quegli apparati che per funzionare sfruttano un’alimentazione elettrica (quali elettrodomestici, apparati industriali, ecc.). Le sorgenti di maggiore impatto ambientale sono linee di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica (elettrodotti).

La terminologia ELF (extremely low frequency) definisce i campi elettromagnetici a frequenze molto basse, comprese tra 30Hz e 300Hz.

Il campo elettrico e magnetico, a queste frequenze, si comportano fisicamente in modi molto diversi. In particolare il campo elettrico è facilmente schermato da qualsiasi superficie non isolante (persino le foglie di un albero), ed è quindi piuttosto raro trovare livelli elevati di campo elettrico negli ambienti di vita, mentre il campo magnetico non viene schermato per nulla dalla maggior parte dei materiali di uso comune.

Effetti sul corpo umano

I campi elettromagnetici ELF esterni inducono nel corpo umano campi elettrici e correnti elettriche. Gli effetti acuti si manifestano nel caso di intensità elevate, cioè livelli di campo magnetico oltre 100 μT e provocano la stimolazione di nervi e muscoli nonché variazioni nell’eccitazione delle cellule del sistema nervoso centrale.

Per quanto riguarda gli effetti a lungo termine, la maggior parte della ricerca scientifica si è concentrata sulla leucemia infantile, in conseguenza di alcuni studi epidemiologici che indicavano un aumento dei casi associato ad un’esposizione media superiore a 0,3-0,4 μT. Numerosi studi condotti in seguito non hanno confermato tale evidenza.

Diversi effetti nocivi per la salute sono stati studiati in rapporto a una possibile associazione con l’esposizione a campi magnetici ELF. Tra questi, altri tipi di tumori infantili, tumori negli adulti, depressione, suicidi, malattie cardiovascolari, alterazioni nella riproduzione, problemi nello sviluppo, alterazioni immunologiche, effetti neurocomportamentali e malattie neurodegenerative.

Gli scienziati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno concluso che i dati scientifici non dimostrano alcuna associazione tra l’esposizione a campi magnetici ELF e tutti questi effetti sanitari.

IARC (International Agency for Research on Cancer) classifica i campi magnetici a 50 Hz come “possibilmente cancerogeni” per l’uomo (gruppo 2B): ritiene infatti che la relazione causa-effetto tra esposizione e malattia possa essere credibile ma, allo stato attuale delle conoscenze ed in assenza di un supporto proveniente da studi di laboratorio, non è possibile escludere con certezza altre spiegazioni dell’associazione osservata.

Costruire vicino ad un elettrodotto

Quando si vuole costruire vicino ad un elettrodotto ad alta tensione è necessario valutare la distanza di prima approssimazione (DPA) secondo la metodologia stabilita dal DM 29/05/2008.

 La legge italiana stabilisce che attorno agli elettrodotti il gestore della linea debba determinare la una fascia di rispetto tridimensionale attorno i cavi entro la quale non è consentita l’edificazione, calcolata a partire dai parametri elettrici della linea e tenuto conto delle effettive distanze dai cavi.

COSA OFFRIAMO

Studio Fisico Veneto misura il campo elettromagnetico, sia con misure puntuali che con monitoraggio su più giorni, calcola e verifica la possibilità di edificazione in prossimità di linee elettriche e centrali di trasformazione.

Vengono inoltre eseguiti rilievi di campo elettromagnetico a supporto dei CTU e perizie.

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